Donatella Lanza
Veronese di nascita, milanese di adozione. Sono venuta a vivere a Milano per diventare grande e ci sto ancora lavorando. Scrivo per riordinare le idee.

Le ultime cose che ho scritto
Le mie notti (quasi) bianche
Non esiste uno spartiacque che separi la “me” di prima dalla “me” dopo un viaggio. Dalla Norvegia sono tornata con le mie vecchie scarpe da trekking in valigia, nonostante il fango e la pioggia abbiano provocato delle scollature evidenti nella suola. Quest’anno le ho riportate a casa perché ho creduto che ci fossero le condizioni…
Ne riparliamo a gennaio
Se si potesse, salterei dicembre a piè pari. Questo mese per me ha pochissimi lati positivi. Gli unici giorni che salvo sono quelli intorno a Natale, che passo con la mia famiglia in montagna. Tra le cose che odio di più di questo periodo ci sono queste tre. La cena di Natale di studio. Ho…
Affinità-divergenze fra sogno e realtà
Premessa. Lungi da me il voler scrivere di viaggi, ma i pensieri che voglio raccontare nascono innegabilmente da ciò che ho vissuto nei 14 giorni trascorsi a Cuba ad agosto. Per ridurre al minimo il rischio di invadere un campo non mio, ho ordinato le tappe del viaggio a caso. E si, a Cuba ad…
Alcuni libri letti

Il titolo è “Una vita come tante” ma nessuna delle vite raccontate in questo romanzo ha alcunché di ordinario, anzi. In più di un momento ho avuto l’impressione, o forse la sottile speranza, che l’autrice avesse deliberatamente forzato la mano.

Amore e tradimento, visti attraverso gli occhi intransigenti dei 20 anni. Frances e Bobbi sono state amanti ai tempi della scuola e ora che frequentano il college hanno mantenuto uno strettissimo rapporto di amicizia.

Un viaggio deciso al compimento dei 60 anni, quando il 20 dicembre 2007 la Slovenia entra nell’area Schengen. Durante la notte di festeggiamenti per l’abbattimento della sbarra che “aveva tagliato Trieste fuori dal suo naturale retroterra”, Paolo Rumiz realizza che proprio l’esistenza di quel confine aveva originato la sua irrefrenabile spinta alla ricerca di un “Altrove” oltre la frontiera.

Conoscendo Saeed e Nadia, abbiamo l’impressione di iniziare una storia che racconta il mondo contemporaneo. Lo sfondo del loro giovane amore è una città povera, dove il radicalismo religioso si sta diffondendo e le libertà individuali vengono gradualmente represse.

Si può parteggiare per il protagonista di un romanzo quando è un convinto membro dell’esercito nazista?
Siamo a Cracovia nell’ottobre del 1939, Martin Bora è un capitano della Wehrmacht di stanza nella città polacca appena invasa dai nazisti. E’ iniziata la Seconda Guerra Mondiale.

Nella mia vita, solo una cosa ha messo sotto la lente di ingrandimento il concetto di libertà come il 2020: l’Opera al Nero, di Marguerite Yourcenar.
Il romanzo, che in senso lato ha plasmato la mia intera esistenza, si riassume in quella che per me è una delle sua frasi più significative: “Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?”.
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- Le mie notti (quasi) biancheNon esiste uno spartiacque che separi la “me” di prima dalla “me” dopo un viaggio. Dalla Norvegia sono tornata con le mie vecchie scarpe da trekking in valigia, nonostante il fango e la pioggia abbiano provocato delle scollature evidenti nellaContinua a leggere “Le mie notti (quasi) bianche”
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- Affinità-divergenze fra sogno e realtà Premessa. Lungi da me il voler scrivere di viaggi, ma i pensieri che voglio raccontare nascono innegabilmente da ciò che ho vissuto nei 14 giorni trascorsi a Cuba ad agosto. Per ridurre al minimo il rischio di invadere un campoContinua a leggere “Affinità-divergenze fra sogno e realtà “

Chi sono
Donatella, classe 1981, altezza media, capelli castani con i primi fili d’argento sulle tempie. Vita stretta e fianchi larghi, per il fisico che mi ritrovo forse sarei dovuta nascere negli anni ‘50 e infatti mi si vede spesso indossare abiti che ricordano la moda di quegli anni. Non sono una gran chiacchierona, e non mi metto quasi mai volontariamente al centro dell’attenzione. Tranne che in questo blog. So ascoltare e trovo molto maleducato chi interrompe gli altri, tanto più se fatto con leggerezza. Mi commuovo spesso. Non credo esista una verità ma che ognuno debba fare i conti con il proprio vissuto. Qualcuno di recente mi ha detto che dò l’impressione di essere una perfezionista e ho scoperto con grandissima sorpresa che non è del tutto sbagliato. In amore invece sono una frana. Infatti ho amato molto, ma poi è finita. Adoro viaggiare, un’amica dice che quando mi metto in moto cambia l’espressione del mio viso. Ascolto musica per un numero impressionante di ore all’anno (quasi 80mila nel 2019, dice Spotify), sono affascinata dalla fotografia e quando leggo tengo traccia delle frasi che esprimono i miei stati d’animo meglio di quanto non riesca a fare io. Diffido di tutto ciò che è enfatico e alle volte anche di chi è troppo positivo. Sono tendenzialmente schiva e alle volte mi piace la solitudine. Ma mi fa stare molto bene ridere con le persone che amo e adoro raccontare le piccole cose, spesso buffe, che mi capitano nel quotidiano, arricchendole con una dose di ironia ed un pizzico di immaginazione.
